La Nigeria ha promesso di proteggere e distribuire ingenti ricompense agli informatori, mentre il paese più popoloso dell'Africa combatte sia la corruzione endemica che il forte calo dei proventi petroliferi.
Gli informatori potrebbero avere diritto a una percentuale compresa tra il 2,5 e il 5%. dei fondi recuperati dalle informazioni fornite sulla corruzione, ha detto mercoledì scorso il ministro delle Finanze Kemi Adeosun ai giornalisti ad Abuja.
Adeosun ha affermato che la politica mira ad aumentare la consapevolezza dei crimini legati alla finanza e a migliorare la fiducia del pubblico nelle istituzioni pubbliche.< /p>
Tutti i fondi recuperati verrebbero utilizzati per finanziare i deficit infrastrutturali della Nigeria, mentre la nazione a corto di soldi lotta con il calo dei prezzi del petrolio, che rappresentano il 70% delle entrate pubbliche.
Il ministro ha detto agli informatori avrebbero garantito l'anonimato e la protezione dai procedimenti giudiziari, nonché un risarcimento in caso di intimidazione o vittimizzazione.
Il presidente Muhammadu Buhari è stato eletto al potere l'anno scorso promettendo di eliminare la corruzione endemica nella nazione dell'Africa occidentale.
Buhari ha ripetutamente accusato il governo dell'ex presidente Goodluck Jonathan di un "sbalorditivo" saccheggio del tesoro.
Decine di importanti membri del regime di Jonathan, compresi ministri, politici e parenti, sono stati accusati di corruzione.
Diversi giudici senior sono accusati di frode, corruzione e riciclaggio di denaro.
Ma i critici hanno affermato che la crociata anti-corruzione di Buhari arriva al spese dell'economia, che è in preda a una recessione a causa del calo dei prezzi del greggio e dei rinnovati attacchi militanti nel sud produttore di petrolio.
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Originariamente pubblicato su Trends Magazine.
